LIRICHE DI WALT WHITMAN
Credo in te, anima mia...
Ozia con me sull’erba,
libera la tua gola da ogni impedimento,
né parole, né musica o ritmo voglio.
O CAPITANO, MIO CAPITANO!
O Capitano! Mio Capitano! Risorgi, odi le campane;
risorgi – per te è issata la bandiera – per te squillano le trombe,
per te fiori e ghirlande ornate di nastri – per te le coste affollate,
te invoca la massa ondeggiante, a te volgono i volti ansiosi;
ecco Capitano! O amato padre.
ORA CHE IL TEMPO E' VICINO
Ora che il tempo è vicino, una nuvola cupa,
un terrore mai prima conosciuto mi oscura.
Me ne andrò lontano,
attraverserò gli Stati per qualche tempo, ma non so in
che direzione, né per quanto tempo,
forse presto, un giorno o una notte, mentre starò
cantando, la mia voce all’improvviso cesserà.
Oh libri, oh canti! Infine non sarà che questo
il risultato di tutto?
Dobbiamo arrivare semplicemente a questo inizio di
noi?
E comunque è abbastanza, anima.
Oh anima, di certo siamo apparsi
e questo basta.
NOI DUE RAGAZZI CHE STRETTI CI AVVINGHIAMO
Noi due ragazzi che stretti ci avvinghiamo,
mai che l'uno lasci l'altro,
sempre su e giù lungo le strade, compiendo escursioni a Nord e a Sud,
godiamo della nostra forza, gomiti in fuori, pugni serrati,
armati e senza paura, mangiamo, beviamo, dormiamo, amiamo,
non riconoscendo altra legge all'infuori di noi,
marinai, soldati, ladri, pronti alle minacce,
impauriamo avari, servi e preti, respirando aria,
bevendo acqua, danzando sui prati o sulle spiagge,
depredando città, disprezzando ogni agio, ci beffiamo delle leggi,
cacciando ogni debolezza, compiendo le nostre scorrerie.
GIOIA, COMPAGNA DI BORDO, GIOIA!
Gioia, compagna di bordo, gioia!
(Felice, in punto di morte, grido alla mia anima,)
la nostra vita è conclusa, la nostra vita incomincia,
abbandoniamo il lungo, lungo ancoraggio,
la nave è libera finalmente, guizza!
Si allontana velocemente dalla riva,
gioia, compagna di bordo, gioia.