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10 giugno 2016 5 10 /06 /giugno /2016 13:01

,

Haiku

 

Arde il sole

dopo duro lavoro

- grande bevuta.

 

 

.

LAVANDARE



Nel campo mezzo grigio e mezzo nero

Resta un aratro, senza buoi, che pare

Dimenticato, tra il vapor leggero.

 

E cadenzato dalla gora viene

Lo sciabordare delle lavandare

Con tonfi spessi e lunghe cantilene:

 

Il vento soffia e nevica la frasca

E tu non torni ancora al tuo paese!

Quando partisti come son rimasta!

 

Come l’aratro in mezzo alla maggese.

 

Giovanni Pascoli 

 

 

.

Jean-Francois Millet, Honoré Daumier MILLET (1814-1875), pittore paesaggista della  scuola di Barbizon, descrisse la fatica del lavoro nei campi con l’intento  di denunciarne gli  stenti.  Ne, Le Spigolatrici, 1857, tre donne, curve, raccolgono le spighe sfuggite  alla mietitura, mentre alle loro spalle la luce del sole  illumina  il giorno. Nascondono  i volti  stanchi  e sudati per la fatica  della  giornata e per il sole cuocente  sulle  loro  teste, le  loro  vesti sono  sporche  e logorate, le loro mani gonfie e nodose, così Millet denuncia la vita dura a cui era  sottopostala classe contadina.

 

 

.

 

IL SOGNO CONTADINO

 

Nella notte scrosciò, venne dirotta

la pioggia, a strisce stridule, infinite:

e il tuono rotolò da grotta a grotta.

Egli, il capoccia, avvolto nel suo

mite, tacito sonno, non udiva.

Udiva nascere l'erba. Vide le pipite verdi.

Il grano sfronzò, quindi accestiva.

Nevicava in suo sogno, a fiocco a fiocco;

candido il monte, candida la riva.

No, quel bianco eran fiori d'albicocco e di susino,

e l'ape uscia dal bugno ronzando,

e il grano già facea lo stocco.

Anzi, graniva; ch'era già di giugno.

La cicala friniva su gli ornelli.

Egli l'udiva, con la falce in pugno.

L'acqua scendeva stridula a ruscelli.

 

Giovanni Pascoli

 

 

ARANO

 

Al campo, dove roggio nel filare
qualche pampano brilla, e dalle fratte
sembra la nebbia mattinal fumare,

arano: a lente grida, uno le lente
vacche spinge; altri semina; un ribatte
le porche con sua marra pazïente;

 

ché il passero saputo in cor già gode,
e il tutto spia dai rami irti del moro;
e il pettirosso: nelle siepi s'ode
il suo sottil tintinno come d'oro.

 

Giovanni Pascoli

 

 

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  • mondodiverso
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--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
  • --- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. (Leonardo da Vinci)

                                                                    

 

 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
                                           5Gd_q2Uv210---Copia.jpg                                 
   
    
 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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