L'ARTE DEL SEICENTO
LA SCULTURA
Tra realtà e finzione.
La scultura è un'arte che ebbe grande sviluppo e diffusione nel Barocco, in campo sia
civile sia religioso, non solo isolata nello spazio ma anche legata all'architettura. La
decorazione scultorea tornò ad essere, infatti, parte integrante delle facciate degli edifici,
proprio come era stato nel Gotico, e assecondò la volontà barocca di creare monumenti
ricchi e spettacolari. Nelle chiese è evidente la fusione delle arti:le sculture sono inserite
in cappelle e baldacchini che sembrano scenografie teatrali e sono realizzate unendo
materiali diversi, marmo bianco e colorato, stucco.
Il maestro: Gian Lorenzo Bernini
Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) toscano, ma attivo soprattutto a Roma per la corte
papale, è il principale scultore barocco.Egli inaugurò una nuova concezione della scultura
interpretandola in chiave enfatica e scenografica, con lo scopo di coinvolgere
emotivamente lo spettatore.
Alcune delle sue opere si ispirano alla mitologia classica, ma rispetto alla scultura
rinascimentale questi temi sono trattati con maggior dinamismo e vivacità, come se le
figure fossero attori viventi, e celano complessi significati simbolici.
E' il caso di Apollo e Dafne, in cui il dio è colto stupito nell'istante in cui sta per raggiungere
la ninfa amata la quale, pur di sfuggirgli, accetta di essere trasformata in un albero di
alloro. Bernini è così bravo a imitare la realtà, che le carni levigate sembrano tangibili, il
legno e le foglie veri e le figure in movimento in tutte le direzioni.
Gian Lorenzo Bernini, Apollo e Dafne, 1622-25, marmo, altezza 243 cm.
Galleria Borghese Roma.
L'opera, apparentemente profana, nasconde in realtà un significato morale:
è inutile rincorrere la bellezza e i piaceri della vita perchè essi perdono
il loro fascino, si trasformano e muoiono.
Movimento rotatorio e forza emotiva si ritrovano nel David, soggetto tradizionale della
scultura che, in questo caso, dopo l'eleganza dell'interpretazione di Donatello e la
maestosità pensierosa di quella di Michelangelo, viene rappresentato nel momento di
massima tensione nervosa e muscolare, cioè nella preparazione del lancio della pietra
con la fionda.
Gian Lorenzo Bernini, David, 1623-24, marmo, altezza 170cm.
Galleria Borghese, Roma.
L'armonia delle arti
Nel Seicento si definiva Artium concordia ("armonia delle arti") L'accordo tra pittura,
architettura e scultura, che unite e mescolate devono produrre uno spettacolo coinvolgente.
Ne è un esempio la rappresantazione dell'Estasi di Santa Teresa realizzata dal Bernini.
La santa è sdraiata su una nuvola, mentre un angelo, che ricorda il dio Cupido, sta per
colpirla con la freccia dell'amore per Cristo.
Queste parti sono in marmo bianco, scolpito in modo così mosso da sembrare quasi
palpabili e morbide. Il gruppo, su cui piovono raggi luminosi realizzati in bronzo dorato, è
sospeso entro un'edicola in marmi colorati e stucco che nasconde una finestra in alto da
cui proviene, come un riflettore, la luce reale.
Gian Lorenzo Bernini, Estasi di Santa Teresa, 1644-51,
Chiesa di Santa Maria della Vittoria, Cappella Cornaro, Roma.
Le fontane
La città europea, ma soprattutto Roma, conobbero nel seicento grandi trasformazioni
urbanistiche, l'apertura di scenografiche piazze e di vie monumentali e rettilinee. Un ruolo
fondamentale nell'abbellimento dello scenario cittadino venne svolto dalle spettacolari
fontane barocche,composte di architetture e di elementi ispirati alla natura e a volte anche
da reperti archeologici. Gli scultori usarono l'acqua che sgorga in modo continuo per
accrescere il senso di movimento delle loro opere e renderle ancora più vive e palpitanti.
Anche in questo campo si distingue Gian Lorenzo Bernini. Il suo capolavoro è la fontana
dei quattro fiumi, collocata al centro della pianta ellitica di piazza Navona. Ai quattro angoli
di una finta roccia costellata di piante e animali esotici e sovrastata da un obelisco egiziano
(proveniente dallo stadio romano di Domiziano su cui è costruita la piazza), siedono le
personificazioni dei quattro più grandi fiumi della terra il Gange,il Danubio,il Rio de la Plata
e il Nilo, che alludono alla diffusione del cristianesimo nel mondo.
Gian Lorenzo Bernini, Fontana dei quattro fiumi, 1648-51, Roma
La scultura sugli edifici
Il rapporto fra la scultura barocca e gli edifici è diverso a seconda dei luoghi. In alcuni
casi, esso è così stretto che l'esuberante decorazione scultorea tende a rivestire le
superfici, proprio come avveniva con le cattedrali gotiche. Oltre ai tradizionali ornamenti
di freg i e capitelli, che vengono ulteriormente arricchiti, si aggiungono sulle facciate
nicchie contenenti statue, volute, riccioli, finte palme, angioletti, vasi fiammeggianti,
mascheroni, balaustre e timpani delle finestre fittamente scolpiti, come si vede nella
spettacolare facciata della Basilica di Santa Croce a Lecce che mostra a partire dal basso
l'evoluzione dello stile barocco verso forme decorative sempre più ricche.
G. Riccardi, c. Penna, G. Zimbalo, Basilica di Santa Croce dei Celestini,
1549-1695, Lecce.