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4 ottobre 2015 7 04 /10 /ottobre /2015 15:08

 

 

BREVE STORIA DEGLI SCACCHI

 

Il re dei giochi attraverso l'arte

 

 

 

Lieve re, sbieco alfiere, irriducibile

donna, pedina astuta, torre eretta,

sparsi sul nero e il bianco del cammino

cercano e danno la battaglia armata.

Jorge Luis Morges

 

 

Gli scacchi di Antonio Thellung

 

*****

 

Dio muove il giocatore, questi il pezzo.

Quale Dio dietro Dio la trama ordisce?

   Jorge Luis Morges

 

*****

 

 

Il primo dipinto al mondo di una partita a scacchi.

Soffitto della Cappella Palatina (Palermo, 1143)

 

 

Il gioco degli scacchi è uno dei più antichi del mondo sulla cui origine non

vi è certezza: si presume che sia nato in Cina o forse in India attorno al

VI secolo.

 

*****

 

Dall'oriente, fiammeggiando, cominciò questa guerra

che oggi ha scelto tutto il mondo come teatro.

Jorge Luis Borges

 

*****

 

 

 

Nei secoli successivi il gioco viene appreso dai  Persiani e poi dagli Arabi

che   lo   introdussero   in   Occidente  intorno  all'anno  1000    grazie

probabilmente alla mediazione  degli arabi, anche  se alcuni ritrovamenti

archeologici sono stati trovati  in Spagna e i Portogallo e poi  diffusi in

seguito in tutta Europa.

 

 

Luigi Mussini 

 

 

In  seguito  gli  scacchi  ebbero  alti e  bassi, culminati  con  l’editto

promulgato dal Papa Alessandro II° verso la fine dell’undicesimo secolo,

che dichiarava gli scacchi un gioco d'azzardo illegale. 

 

 

Luigi Rosati

 

*****

 

Sapevo di essere ormai entrato nel paese malvagio

ma non conoscevo le regole del combattimento. 

Gary Kasparov

 

*****

 

Karl Troppe

 

 

Durante il Medioevo  il  gioco  si  diffuse in  tutte  corti   e nei  più  famosi

castelli,  divenendo in  breve  tempo da gioco dei re  a re dei  giochi. Nel

Cinquecento e nel Seicento divenne popolare anche attraverso  al comparire

dei primi forti giocatori che si  organizzavano in veri  e propri tornei, fino

agli inizi   del   Novecento  quando  il  gioco conosce un'enorme diffusione

soprattutto   nei  Paesi  dell'Est  e dell'Unione  Sovietica  ed  un   ulteriore

incremento si  avrà  con la  diffusione del computer e di internet.

 

 

 Rosati

Luigi Rosati

 

*****

 

I giocatori muovono i lenti pezzi

e la scacchiera, fino all'alba,

 li consuma e li avvince.

  Jorge Luis Borges

 

*****

 

Vladimir Kush 

 

 *****

 

S'irradiano, là sopra

fra le ineluttabili figure

una torre omerica, un agile cavallo

una temeraria regina, un alfiere obliquo,

muti fanti minacciosi,

uno stenuo re. 

Jorge Luis Borges

 

*****

 

 

 

Il gioco degli scacchi 

 

I pezzi sono immobili sulla scacchiera

come i guerrieri

in terracotta a grandezza naturale, il cui

giuramento

di fedeltà all'imperatore, con spada e scudo

e briglia, fatto

da una voce a questo punto spenta,

aleggiava come fosse

una eco in quello scavo strabiliante.

Ogni soldato

un voto e ciascuno pronto a morire per

la causa,

per la nazione e per l'imperatore, e

tuttavia tuttora

immobile e diritto, senza respiro, come

un simulacro

di se stesso che dovrà essere il silenzio

a vagliare

collocandolo al suo posto. Se i nostri

giuramenti

fossero visibilii, li vedremmo al pari di 

questi pezzi

sulla scacchiera, immutabili e fermi

sotto la luce,

sudditi votati per sempre a una causa

che ti vede

regina, vigile la notte e vittima silenziosa

dell'amore

e di un incantesimo a cui non può porre

rimedio

il fragore di nessuna battaglia ma solo

la tranquillità degli scacchi, con gli alberi

che fuori,

sul prato, si muovono al ritmo del tempo,

i giuramenti

che vengono meno e che, morti, sono

ancora più forti

mentre un merlo nero, fischia sui limoni

ancora più forti.

Derek Walcott

 

*****

 

Tutto questo è una scacchiera di Notti e Giorni

Dove il Destino gioca con gli Uomini:

Li muove di qua e di là - dà scacco e li uccide,

E uno dopo l'altro li ripone nella Cusodia.

Omar Khayymam

 

*****

 

 

 

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  • mondodiverso
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--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
  • --- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. (Leonardo da Vinci)

                                                                    

 

 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
                                           5Gd_q2Uv210---Copia.jpg                                 
   
    
 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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