BREVE STORIA DEGLI SCACCHI
Il re dei giochi attraverso l'arte
Lieve re, sbieco alfiere, irriducibile
donna, pedina astuta, torre eretta,
sparsi sul nero e il bianco del cammino
cercano e danno la battaglia armata.
Jorge Luis Morges
Gli scacchi di Antonio Thellung
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Dio muove il giocatore, questi il pezzo.
Quale Dio dietro Dio la trama ordisce?
Jorge Luis Morges
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Il primo dipinto al mondo di una partita a scacchi.
Soffitto della Cappella Palatina (Palermo, 1143)
Il gioco degli scacchi è uno dei più antichi del mondo sulla cui origine non
vi è certezza: si presume che sia nato in Cina o forse in India attorno al
VI secolo.
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Dall'oriente, fiammeggiando, cominciò questa guerra
che oggi ha scelto tutto il mondo come teatro.
Jorge Luis Borges
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Nei secoli successivi il gioco viene appreso dai Persiani e poi dagli Arabi
che lo introdussero in Occidente intorno all'anno 1000 grazie
probabilmente alla mediazione degli arabi, anche se alcuni ritrovamenti
archeologici sono stati trovati in Spagna e i Portogallo e poi diffusi in
seguito in tutta Europa.
Luigi Mussini
In seguito gli scacchi ebbero alti e bassi, culminati con l’editto
promulgato dal Papa Alessandro II° verso la fine dell’undicesimo secolo,
che dichiarava gli scacchi un gioco d'azzardo illegale.
Luigi Rosati
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Sapevo di essere ormai entrato nel paese malvagio
ma non conoscevo le regole del combattimento.
Gary Kasparov
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Karl Troppe
Durante il Medioevo il gioco si diffuse in tutte corti e nei più famosi
castelli, divenendo in breve tempo da gioco dei re a re dei giochi. Nel
Cinquecento e nel Seicento divenne popolare anche attraverso al comparire
dei primi forti giocatori che si organizzavano in veri e propri tornei, fino
agli inizi del Novecento quando il gioco conosce un'enorme diffusione
soprattutto nei Paesi dell'Est e dell'Unione Sovietica ed un ulteriore
incremento si avrà con la diffusione del computer e di internet.
Rosati
Luigi Rosati
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I giocatori muovono i lenti pezzi
e la scacchiera, fino all'alba,
li consuma e li avvince.
Jorge Luis Borges
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Vladimir Kush
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S'irradiano, là sopra
fra le ineluttabili figure
una torre omerica, un agile cavallo
una temeraria regina, un alfiere obliquo,
muti fanti minacciosi,
uno stenuo re.
Jorge Luis Borges
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Il gioco degli scacchi
I pezzi sono immobili sulla scacchiera
come i guerrieri
in terracotta a grandezza naturale, il cui
giuramento
di fedeltà all'imperatore, con spada e scudo
e briglia, fatto
da una voce a questo punto spenta,
aleggiava come fosse
una eco in quello scavo strabiliante.
Ogni soldato
un voto e ciascuno pronto a morire per
la causa,
per la nazione e per l'imperatore, e
tuttavia tuttora
immobile e diritto, senza respiro, come
un simulacro
di se stesso che dovrà essere il silenzio
a vagliare
collocandolo al suo posto. Se i nostri
giuramenti
fossero visibilii, li vedremmo al pari di
questi pezzi
sulla scacchiera, immutabili e fermi
sotto la luce,
sudditi votati per sempre a una causa
che ti vede
regina, vigile la notte e vittima silenziosa
dell'amore
e di un incantesimo a cui non può porre
rimedio
il fragore di nessuna battaglia ma solo
la tranquillità degli scacchi, con gli alberi
che fuori,
sul prato, si muovono al ritmo del tempo,
i giuramenti
che vengono meno e che, morti, sono
ancora più forti
mentre un merlo nero, fischia sui limoni
ancora più forti.
Derek Walcott
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Tutto questo è una scacchiera di Notti e Giorni
Dove il Destino gioca con gli Uomini:
Li muove di qua e di là - dà scacco e li uccide,
E uno dopo l'altro li ripone nella Cusodia.
Omar Khayymam
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