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1 marzo 2016 2 01 /03 /marzo /2016 08:39

 

 

TRASFORMAZIONE

 

 

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E non c'è giorno in cui chi cambia non si opponga alla trasformazione. Lo scrittore e poeta Bruno Tognolini, con la delicatezza della sua penna - capace di parlare all'innocenza dei bambini e di sciogliere la complessità degli adulti – racconta il lento disgregarsi della materia per tramutarsi in poesia.

Dal ghiaccio al mare.

Da ciò che è freddo e privo di movimento fino a ciò che accoglie e danza di continuo. Ma il processo è lungo, non avviene in un giorno.

L'autore fa scorrere gocce e un fiume d'argento, prima che il mutamento sia completo. Quasi a farci capire quanto questo sviluppo sia difficile, delicato e spesso doloroso, perché per diventare mare bisogna accettare che il sale bruci la dolcezza dell'acqua di fiume.

Eppure il cambiamento avviene. E quando arriva il momento in cui si sta per compiere il grande salto, lì capisci quanto era necessario.

"Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi" ci racconta Roberto Benigni.

Perché siamo pellegrini e non c'è pellegrino senza un cammino da percorrere. Senza tanta strada da masticare, senza imprevisti, sorprese e meraviglie da affrontare.

E non c'è viaggio che non abbia come scopo il tramutare il marmo in creta.

Addolcendo la sua rigidità il marmo diventa materia viva, capace di farsi plasmare, e prendere la forma di cui ha bisogno per lasciarsi toccare dalla vita.

In un perenne cammino dall'esito sempre sorprendente. Perché come ammette lo Zarathustra di Nietzsche "Io sono un viandante e uno che sale sulle montagne... Io non amo le pianure e non riesco, a quanto pare, a stare tranquillo. E qualunque cosa possa ancora venire a me come destino ed esperienza – vi sarà sempre un vagabondare e un salire montagne: infine non si fa esperienza se non di se stessi".

Ci sono donne che occupano un piccolo spazio nel mondo. Uno spazio nascosto e discreto. Non è l'apparenza ma la profondità il metro che guida i loro passi.

Profondamente agiscono, nelle profondità toccano questa terra, fino a nutrire e reggere alberi dai tronchi solidi e dalle chiome vigorose. Sono le gentili radici dell'uomo e di ciò che di bello risiede nella vita, ma può capitare di passar loro di fianco senza nemmeno notarle, perché la sbadataggine è negli occhi di chi non vuol vedere.

Ci sono donne che camminano leggere sulla superficie del mondo, come se la loro stazza pesante o i polpacci troppo grossi fossero solo un trucco per distogliere gli sguardi dalla loro danza sottile.

Silenziosa.

Implacabile.

Ci sono donne che tengono per sé solo le confidenze che gli altri confessano, e condividono tutto il resto, che sia un cioccolatino o la gioia di vivere. Gioia di vivere che tirano fuori solo per te anche quando non ne hanno voglia, anche quando è il loro turno di essere nel tunnel dell'esistenza. Perché alcune donne sanno farlo. Sanno ridere, cucinare e parlare come se fosse un continuo bacio sulla fronte di chi hanno davanti. Giocando a carte con te sanno scacciare le malinconie, con la maestria con cui si spazza la polvere fuori casa.

Ci sono donne che sanno essere madri, anche senza avere figli.

Sanno essere amiche, anche se potrebbero erigersi a maestre.

Ci sono donne che sanno rendere simpatica anche la saggezza.

Donne che nella loro volontà di comprendere chi hanno di fronte - anche quando non è facile, anche quando non è conveniente - svelano strade mai percorse, ti accompagnano nelle scoperte e nella conoscenza, senza mai smettere di essere divertenti. Senza mai smettere di lasciarti essere te stesso.

Donne che si portano addosso un nome corto, semplice, trascurato, e lo rendono solenne.

Sublime.

Ci sono donne che rendono tutto questo possibile.

 

 

 

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  • mondodiverso
  •  
 
--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
  • --- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. (Leonardo da Vinci)

                                                                    

 

 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
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 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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