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1 novembre 2016 2 01 /11 /novembre /2016 14:09

 

 

Marilyn

 

Del mondo antico e del mondo futuro

era rimasta solo la bellezza, e tu,

povera sorellina minore,

quella che corre dietro i fratelli più grandi,

e ride e piange con loro, per imitarli,

tu sorellina più piccola,


quella bellezza l’avevi addosso umilmente,

e la tua anima di figlia di piccola gente,

non ha mai saputo di averla,

perché altrimenti non sarebbe stata bellezza.

Il mondo te l’ha insegnata,

Così la tua bellezza divenne sua.

Del pauroso mondo antico e del pauroso mondo futuro

era rimasta sola la bellezza, e tu

te la sei portata dietro come un sorriso obbediente.

L’obbedienza richiede troppe lacrime inghiottite,

il darsi agli altri, troppi allegri sguardi

che chiedono la loro pietà! Così

ti sei portata via la tua bellezza.

Sparì come un pulviscolo d’oro.

Dello stupido mondo antico

e del feroce mondo futuro

era rimasta una bellezza che non si vergognava

di alludere ai piccoli seni di sorellina,

al piccolo ventre così facilmente nudo.

E per questo era bellezza, la stessa

che hanno le dolci ragazze del tuo mondo...

le figlie dei commercianti

vincitrici ai concorsi a Miami o a Londra.

Sparì come una colombella d'oro.

Il mondo te l’ha insegnata,

e così la tua bellezza non fu più bellezza.

Ma tu continuavi a essere bambina,

sciocca come l’antichità, crudele come il futuro,

e fra te e la tua bellezza posseduta dal Potere

si mise tutta la stupidità e la crudeltà del presente.

La portavi sempre dietro come un sorriso tra le lacrime,

impudica per passività, indecente per obbedienza.

Sparì come una bianca colomba d’oro.

La tua bellezza sopravvissuta dal mondo antico,

richiesta dal mondo futuro, posseduta

dal mondo presente, divenne un male mortale.


Ora i fratelli maggiori, finalmente, si voltano,

smettono per un momento i loro maledetti giochi,

escono dalla loro inesorabile distrazione,

e si chiedono: «È possibile che Marilyn,

la piccola Marilyn, ci abbia indicato la strada?»

Ora sei tu,

quella che non conta nulla, poverina, col suo sorriso,

sei tu la prima oltre le porte del mondo

abbandonato al suo destino di morte.

 

Versione della poesia tratta dal film La rabbia - I parte (1963),

scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini.

 

 

 

 

 

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  • mondodiverso
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--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
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 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
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 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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