STORIE NATURALI
1896
UNA FAMIGLIA DI ALBERI
Jules Renard
Li incontro dopo aver traversato una pianura bruciata dal sole.
Non abitano lungo la strada, per via del rumore. Abitano in mezzo ai campi incolti, accanto ad una fonte nota solo agli uccelli.
Di lontano sembrano impenetrabili. Come mi avvicino, invece, i tronchi si disserrano.
Mi accolgono circospetti: posso riposarmi, rinfrescarmi, ma indovino che mi osservano con diffidenza.
Vivono in famiglia: i più vecchi in mezzo, e i piccoli, quelli che mettono appena le prime foglie, qua e là, tutto intorno, senza allontanarsi.
Son duri a morire, e i morti li conservano in piedi fra loro, finchè cadono in polvere.
Si carezzano coi lunghi rami per assicurarsi di esserci tutti, come i ciechi. Si sbracciano in gesti di collera, se il vento soffia da sradicarli.
Ma non litigano mai tra di loro. Mormorano tutti insieme, d’accordo.
Sento che questa sarebbe la mia vera famiglia: l’altra sarebbe presto dimenticata.
Questi alberi mi adotteranno a poco a poco, e per meritarlo imparerò ciò che bisogna sapere.
Già so guardare le nuvole che passano: già so stare fermo e ho quasi imparato a tacere.
Gli alberi sono forse i soli che conoscono a fondo il mistero dell'acqua.
Jules Renard (22 maggio 1897)