IL LABBRO AMARO
RITRATTO
Cecília Meireles
Non avevo questo viso che ho adesso,
così calmo, così triste, così pallido,
né questi occhi così vuoti,
né il labbro amaro.
Né avevo queste mani senza forza,
così inerti, così fredde, così morte;
io non avevo questo cuore
che neppure dà segno di sé.
Non ho sentito il mutamento,
così rapido, così certo, così facile:
- In quale specchio è andata persa
la mia immagine?
"Specchio, specchio delle mie brame… chi è la più bella del reame?"
Con questa esclamazione la matrigna di Biancaneve chiedeva continue conferme allo specchio magico sulla sua immutata bellezza ed eterna gioventù. Il motivo per cui questa frase è diventata così famosa, è che lo specchio fa trasparire la paura del confronto con sé stessi e, soprattutto, il mutamento che avviene con il tempo che passa. In questa poesia, la poetessa brasiliana Cecília Meireles racconta l’impietosa constatazione dello scorrere degli anni, del fatto che la ragazza di un tempo se ne sia andata per sempre e che neppure l’amore la rincorra più.
Amara poesia, amarissima.