Armonia blu, RE 19
1958
Tecnica - spugne pigmento secco
Ives Klein
in resina sintetica
Museo, Ludwig, Colonia, Germania
strumento della pittura, la spugna, nel
quadro stesso, trasformandolo in una superficie che sembra appartenere alla luna o a
un misterioso pianeta.
Dal 1950 klein iniziò a utilizzare per le sue opere solo il blu oltremare, in una tonalità da lui
brevettata. Klein non scelse il blu casualmente. Il blu è il colore dell' assoluto e della
spiritualità e ha un importante carattere simbolico nella tradizione della pittura occidentale.
Basta pensare ai mosaici bizantini di Ravenna,allo sfondo degli affreschi nella Cappella degli
Scrovegni di Giotto, ai mantelli della Vergine Maria, per arrivare al
La sigla RE sta per Reliets - èpongs (Rilievi - spugne ) e indica che i rilievi sul quadro sono
delle spugne. Infatti, Yves Klein ( 1928-62 ) si è servito di spugne per stendere il colore
in modo omogeneo e compatto, cosicchè non ci siano più nè sfumature nè pennellate.
In questo caso, l'artista ha deciso di integrare lo Cavaliere azzurro di
Kandinskij.
Volta del Mausoleo di Galla Placidia
Mosaico V sec. Ravenna
Cielo Stellato della Cappella degli Scrovegni di Giotto, Padova
Manto della Vergine Maria
Cavaliere azzurro di kandiskij
Molte delle sue prime opere furono dipinti monocromi, in diversi colori. Realizzò più di
mille tavole in sette anni. Il suo intento era quello di realizzare i singoli pigmenti puri, in
modo che il colore non perdesse la luminosità una volta unito ad un legante. Nel 1955
cominciò ad utilizzare come fissativo, un prodotto chimico chiamato Rhodopas e solo
così secondo l'artista,il colore poteva acquisire una vita propria ed autonoma divenendo
un individuo evoluto. ben presto sentì l'esigenza di concentrarsi su un'unica tinta , i l blu
che doveva unificare il cielo e la terra e dissolvere il piano dell' orizzonte.
Fu nel 1956 che creò " la più perfetta espressione del blu " un oltremare saturo e
luminoso, privo di alcuna alterazione, poi da lui brevettato con il nome Internations
Klein blu, che però non venne mai prodotto.
" Sono giunto a dipingere il monocromo [...] perchè sempre di più davanti a un quadro,
non importa se figurativo o non figurativo, provavo la sensazione che le linee e tutte le
loro conseguenze, contorno, forma, prospettiva, componevano con molta precisione le
sbarre della finestra di una prigione " così scriveva Klein, spiegando il motivo della sua
ricerca. " La monocromia " scriveva ancora " è la sola maniera fisica di dipingere che
permette di raggiungere l'assoluto spirituale ", confermando così la volontà di dare un
un carattere mistico, spirituale e contemplativo alle sue tele.
Esclave Mourant
1962
Victory of Samothrace
1922