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7 aprile 2013 7 07 /04 /aprile /2013 16:05

 

ERAVAMO SEDUTI NEL DESERTO

 

 

Adeeb Kamal Ad-Deen

 

 

Eravamo seduti nudi nel deserto

quando si avvicinarono a noi

due cavalli, uno nero e l'altro rosso.

Ti eri alzata piangente

dandomi l'ultimo bacio.

Rimasi sorpreso

e poi montasti il cavallo nero

dicendomi addio, con voce tremolante.

Rimasi perplesso

però pensai che dovevo

montare il cavallo rosso,

in caso mi avesse assalito

la nostalgia di te

a farmi soffrire d'amore.

E così mi ero avvicinato al tuo corpo

per baciare le tue labbra e i tuoi seni,

mentre sparivi, come una lancia

dentro il deserto.

Passarono le ore della perplessità,

una dopo l'altra,

mentre guardavo il tuo corpo nudo

che montava

il cavallo nero e scompariva

nelle profondità.

Ma avvertii subito nostalgia di te,

e il mal d'amore.

Girai su me stesso

per montare il mio cavallo rosso,

mentre mi accorgevo del sole.

che stava tramontando come un leone rosso.

 

 

 

 

                                         Paul-van-Ginkel---Tutt-Art-----37-.jpg

 

 

LETTERE A MIA MADRE (Adelina)
 

 

Tu manchi

nelle case che ho abitato

senza nomi ed indirizzi

e nelle lettere che ti ho scritto di nascosto

intrecciando le dita

senza mai inviarli

 

Tu manchi

alla scarpa della mia infanzia

che persi per strada, zoppicando

senza mai voltarmi

e al nero inchiostro della mia adolescenza

che non teme di svelare

ciò, che rimane, della tua assenza

 

Tu manchi

alla mia routine

che spengo e riaccendo in una sigaretta

e a questa solitudine

che ingoia la mia rabbia

rendendomi prigioniera

di questi muri d'attesa

 

Tu manchi

all'attesa

perchè al mio cuore

mancano i tuoi battiti

e alle tue notti

mancano i miei segreti

 

 

 

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  • mondodiverso
  •  
 
--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
  • --- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. (Leonardo da Vinci)

                                                                    

 

 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
                                           5Gd_q2Uv210---Copia.jpg                                 
   
    
 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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