3 luglio 2023
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14:40
A VOLTE LE COSE ARRIVANO TARDI
PRONUNCIO UN NOME
Alfonso Brezmes
Lo pronuncio con delicatezza,
come se cullassi un neonato:
ma nulla accade.
Lo scrivo sulla parete.
Traccio un cerchio
Mi siedo in attesa.
A volte
le cose arrivano tardi,
mi dico.
Non so.
Forse
anch’io,
sto andando
verso qualcuno,
da qualche parte
che mi chiamò
molto,
molto tempo fa.
PRONUNCIO IL TUO NOME
SE LE MIE MANI POTESSERO SFOGLIARE
Federico García Lorca
Pronuncio il tuo nome
nelle notti buie,
quando gli astri vanno
a bere alla luna
e dormono gli alberi
delle foreste cupe.
Ed io mi sento vuoto
di passione e musica.
Orologio impazzito che canta
morte ore antiche.
quando gli astri vanno
a bere alla luna
e dormono gli alberi
delle foreste cupe.
Ed io mi sento vuoto
di passione e musica.
Orologio impazzito che canta
morte ore antiche.
Pronuncio il tuo nome
in questa notte buia,
e il tuo nome suona
più lontano che mai.
Più lontano delle stelle,
più dolente della pioggia quieta.
in questa notte buia,
e il tuo nome suona
più lontano che mai.
Più lontano delle stelle,
più dolente della pioggia quieta.
Ti amerò ancora
come allora? Quale colpa
ha il mio cuore?
Se si alza nebbia
quale nuova passione m'attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
come allora? Quale colpa
ha il mio cuore?
Se si alza nebbia
quale nuova passione m'attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!