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17 maggio 2012 4 17 /05 /maggio /2012 18:16

 

 

Bertolt Brecht

 

Alcune poesie

 

 

 

IL GIARDINO DEI FIORI

 

Sul lago, in fondo ai pioppi e abeti folti,

da mura e siepi difeso, un giardino

così ben curato con fiori d'ogni mese

che è da marzo fino a ottobre in fiore.

Qui, al mattino, non troppo spesso, io siedo

e auguro a me che anche io possa sempre

per mutare di tempo - bello, brutto - mostrare

o una o altra gradevole cosa.

 

 

 

GLI  UCCELLI  D'INVERNO, DAVANTI ALLA FINESTRA

 

Io sono il passerotto.

Bimbi, il mio tempo muore.

E sempre vi ho chiamati nell'anno che è passato

quando tornava il corvo tra i cespi d'insalata.

Una piccola offerta, per favore.

 

Passero, vieni vicino.

Passero, un chicco per te.

E tante grazie per il tuo lavoro!

 

Io sono il picchio.

Bimbi, il mio tempo muore.

Picchio tutta l'estate e dove arrivo

col becco, spare ogni insetto nocivo.

Una piccola offerta, per favore.

 

Picchio, vieni vicino.

Picchio, un bruco per te.

E tante grazie per il tuo lavoro!

 

Io sono il merlo.

Bimbi, il mio tempo muore.

Ed ero io a cantare nel grigio dei mattini

quando durò l'estate, dall'orto dei vicini.

Una piccola offerta, per favore.

 

Merlo, vieni vicino.

Merlo, un chicco per te.

E tante grazie per il tuo lavoro!

 

 

 

I BAMBINI GIOCANO ALLA GUERRA
 

E' raro che giochino alla pace

perchè gli adulti da sempre fanno la guerra

tu fai pum e ridi

il soldato spara

e un altro uomo non ride più.

 

E' la guerra

c'è un altro gioca da inventare

far sorridere il mondo

non farlo piangere

 

Pace vuol dire

che non a tutti piace lo stesso gioco

che i tuoi giocattoli

piacciono anche agli altri bimbi

che spesso non ne hanno

perchè ne hai troppi tu.

 

che i disegni degli bambini

non sono dei pasticci

che la tua mamma non è solo tutta tua

che tutti i bambini sono tuoi amici.

 

E pace è ancora

non avere fame

non avere freddo

non avere paura.

  

 

 

PIACERI

 

Il primo sguardo dalla finestra al mattino

il vecchio libro ritrovato

volti entusiasti

neve, il mutare delle stagioni

il giornale

il cane

la dialettica

fare la doccia, nuotare

musica antica

scarpe comode

capire

musica moderna

scrivere,piantare

viaggiare

cantare

essere gentili.

 

 

 

AMARE IL MONDO

 

Ci impegnamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri,

nè chi sta in alto, nè chi sta in basso,

nè chi crede, nè chi non crede.

Ci impegnamo.

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,

senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna,

senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perchè non si impegna.

Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente

è su di noi, soltanto su di noi.

Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi,

ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.

Ci impegnamo:

per trovare un senso alla vita,

a questa vita,

a questa vita

una ragione

che non sia una delle tanti ragioni

che bene conosciamo

e che non ci prendono il cuore.

Ci impegnamo non per riordinare il mondo,

non per rifarlo, ma per amarlo.

 

  

 

RICORDO DI MARI A

 

Un giorno di settembre, il mese azzurro,

tranquillo sotto un giovane susino

io tenni l'amor mio pallido e quieto

tra le mie braccia come un dolce sogno.

E su di noi nel bel cielo d'estate

c'era una nube ch'io mirai a lungo:

bianchissima nell'alto si perdeva

e quando riguardai era sparita.

 

E da quel giorno molte molte lune

trascorsero nuotando per il cielo.

Forse i susini ormai sono abbattuti:

Tu chiedi che ne è di quell'amore?

Questo ti dico: più non lo ricordo.

e pure certo, so cosa intendi.

Pure il suo volto più non lo rammento,

questo rammento: l'ho baciato un giorno.

 

Ed anche il bacio avrei dimenticato

senza la nube apparsa su nel cielo.

Questa ricordo e non può scordare.

era molto bianca e veniva giù dall'alto.

Forse i susini fioriscono ancora

e quella donna ha forse sette figli,

ma quella nuvola fiorì solo un istante

e quando riguardai sparì nel vento.

 

 

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  • mondodiverso
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--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
  • --- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. (Leonardo da Vinci)

                                                                    

 

 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
                                           5Gd_q2Uv210---Copia.jpg                                 
   
    
 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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