Bertolt Brecht
Alcune poesie
IL GIARDINO DEI FIORI
Sul lago, in fondo ai pioppi e abeti folti,
da mura e siepi difeso, un giardino
così ben curato con fiori d'ogni mese
che è da marzo fino a ottobre in fiore.
Qui, al mattino, non troppo spesso, io siedo
e auguro a me che anche io possa sempre
per mutare di tempo - bello, brutto - mostrare
o una o altra gradevole cosa.
GLI UCCELLI D'INVERNO, DAVANTI ALLA FINESTRA
Io sono il passerotto.
Bimbi, il mio tempo muore.
E sempre vi ho chiamati nell'anno che è passato
quando tornava il corvo tra i cespi d'insalata.
Una piccola offerta, per favore.
Passero, vieni vicino.
Passero, un chicco per te.
E tante grazie per il tuo lavoro!
Io sono il picchio.
Bimbi, il mio tempo muore.
Picchio tutta l'estate e dove arrivo
col becco, spare ogni insetto nocivo.
Una piccola offerta, per favore.
Picchio, vieni vicino.
Picchio, un bruco per te.
E tante grazie per il tuo lavoro!
Io sono il merlo.
Bimbi, il mio tempo muore.
Ed ero io a cantare nel grigio dei mattini
quando durò l'estate, dall'orto dei vicini.
Una piccola offerta, per favore.
Merlo, vieni vicino.
Merlo, un chicco per te.
E tante grazie per il tuo lavoro!
I BAMBINI GIOCANO ALLA GUERRA
E' raro che giochino alla pace
perchè gli adulti da sempre fanno la guerra
tu fai pum e ridi
il soldato spara
e un altro uomo non ride più.
E' la guerra
c'è un altro gioca da inventare
far sorridere il mondo
non farlo piangere
Pace vuol dire
che non a tutti piace lo stesso gioco
che i tuoi giocattoli
piacciono anche agli altri bimbi
che spesso non ne hanno
perchè ne hai troppi tu.
che i disegni degli bambini
non sono dei pasticci
che la tua mamma non è solo tutta tua
che tutti i bambini sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.
PIACERI
Il primo sguardo dalla finestra al mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere,piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.
AMARE IL MONDO
Ci impegnamo, noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri,
nè chi sta in alto, nè chi sta in basso,
nè chi crede, nè chi non crede.
Ci impegnamo.
senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
senza giudicare chi non si impegna,
senza accusare chi non si impegna,
senza condannare chi non si impegna,
senza cercare perchè non si impegna.
Se qualche cosa sentiamo di "potere"
e lo vogliamo fermamente
è su di noi, soltanto su di noi.
Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
si muta se noi ci facciamo nuovi,
ma imbarbarisce
se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.
Ci impegnamo:
per trovare un senso alla vita,
a questa vita,
a questa vita
una ragione
che non sia una delle tanti ragioni
che bene conosciamo
e che non ci prendono il cuore.
Ci impegnamo non per riordinare il mondo,
non per rifarlo, ma per amarlo.
RICORDO DI MARI A
Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.
E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
e pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.
Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non può scordare.
era molto bianca e veniva giù dall'alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
ma quella nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento.