Sapphō
GRECIA - VII Secolo a.C.
Le poesie d'amore di Saffo sono spesso riferite all’amore che la poetessa
provava per una donna, anche per questo è famosa per essere stata la pri-
ma poetessa lesbica. (il termine infatti deriva dal nome della città in cui
Saffo nacque).
La poetessa Saffo nasce nell'isola di Lesbo a Ereso, o Mitilene, nella se-
conda metà del VII secolo a.C.
Una poetessa più che attuale
- Avrei davvero voluto morire
- quando lei mi lasciò in affannoso pianto
- tra molte cose dicendomi ancora:
- "Come soffriamo atrocemente, Saffo,
- io ti lascio contro il mio volere."
- Ed io a lei rispondevo:
- "Va' serena e di me serba il ricordo.
- Sai quanto ti ho amata.
- Se mai tu lo dimenticassi, sempre
- io ricorderò i bei momenti che vivemmo.
- Quando di corone di viole
- e di rose e di croco, accanto a me
- ti cingevi il capo gentile,
- e mettevi intorno al collo
- ghirlande intrecciate di fiori.
- E cosparsa di essenze profumate
- sul morbido letto ti saziavi,
- né mai vi furono danze
- nei sacri boschi a cui fossimo assenti..."
Poesie d’amore di Saffo
Passione d’amore
Quei parmi in cielo fra gli Dei, se accanto
ti siede, e vede il tuo bel riso, e sente
i dolci detti e l’amoroso canto!
A me repente,
con più tumulto il core urta nel petto:
more la voce, mentre ch’io ti miro,
su la mia lingua nelle fauci stretto
geme il sorriso.
Serpe la fiamma entro il mio sangue, ed ardo:
un indistinto tintinnio m’ingombra
gli orecchi, e sogno: mi s’innalza al gaurdo
torbida l’ombra.
E tutta molle d’un sudor di gelo,
e smorta in viso come erba che langue,
tremo e fremo di brividi, ed anelo
tacito, esangue.
Eros ha scosso la mia mente
Eros ha scosso la mia mente
come il vento che giù dal monte
batte sulle querce.
Dolce madre, non posso più tessere la tela
domata nel cuore dall’amore di un giovane:
colpa della soave Afrodite.
Sei giunta, ti bramavo,
hai dato ristoro alla mia anima
bruciante di desiderio.
La cosa più bella
Alcuni dicono che la cosa più bella sulla nera terra sia
un esercito di cavalieri, altri di fanti
altri di navi, io invece quello di cui
uno è innamorato.
È semplicissimo rendere comprensibile
ciò a ognuno: infatti colei che superò di molto
gli uomini in bellezza, Elena, dopo aver abbandonato
il marito valoroso,
se ne andò a Troia per mare
e non si ricordò affatto della figlia, né dei cari genitori,
ma Cipride la travolse
innamorata.
……
ed ora mi fa ricordare Anattoria
che non è qui,
e vorrei vedere il suo amabile incedere
e il raggiante splendore del volto
più che i carri dei Lidi e i fanti
che combattono in armi.
Simile a un Dio
Simile a un Dio mi sembra quell’uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, sùbito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell’erba; e poco lontana mi sento
dall’essere morta.
Ma tutto si può sopportare…