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1 marzo 2015 7 01 /03 /marzo /2015 16:46

 

IIL CONVITATO ASSENTE

 

Nazik al-Mala’ika

 

Già trascorsa la sera
volge la luna al tramonto
ed eccoci a contare
le ore di un’altra notte,
guardando la luna
scivolare nell’abisso
e con lei l’allegria
senza che tu sia venuto
perso con le mie speranze,
fissando la tua sedia vuota
in compagnia della tristezza
dopo aver chiesto invocato
in silenzio la tua venuta.



Mai avrei immaginato
dopo tutti questi anni
la tua ombra ancora
in grado di sovrastare
ogni pensiero ogni parola,
ogni passo ogni sguardo,
né potevo sapere che tu
saresti stato più forte
di ogni altra presenza
e che l’unico assente
fra tutti i convitati
eclissasse ogni altro
in un mare di nostalgia.



Certo se tu fossi venuto
ci saremmo intrattenuti
a conversare con gli amici
finché fossero partiti
e allora anche tu forse
saresti parso come gli altri,
ma la sera è già passata
e il mio sguardo gridando
interrogava ogni sedia vuota
cercando fra gli astanti
sino alla fine della sera
l’unico che non è venuto.



Che tu arrivi un giorno
ormai non lo desidero:
dai miei ricordi all’istante
svanirebbero il profumo
e i colori di quest’assenza,
rotta l’ala alla fantasia
languirebbero le mie canzoni.



Stringendo le dita
intorno ai frantumi
dell’ingenua mia speranza
ho scoperto di amarti
nelle sembianze del sogno,
e se anche tu fossi qui
adesso in carne ed ossa
io seguiterei a sognare
quell’invitato assente.



 

 

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22 febbraio 2015 7 22 /02 /febbraio /2015 15:34

 

 

OSHO

 

 

Finora, l'intera umanità ha vissuto in maniera schizofrenica. Ogni essere

umano è stato lacerato, frammentato.

 

Le religioni, le filosofie, le ideologie non sono stati processi di guarigioni,

di armonizzazioni: sono state la causa alla radice di conflitti interiori e di

guerre esistenziali: voi tutti non avete fatto altro che ferirvi.

 

La mano destra ha ferito la sinistra, la mano sinistra ha ferito la destra ed

entrambi le mani ne sono uscite lacerate.

 

Milioni di persone soffrono: vogliono essere amate ma non sanno come

amare. E l’amore non può esistere come monologo; è un dialogo, un

dialogo pieno di armonia.

 

Vivi  momento per   momento, muori al  passato, non   proiettare alcun

futuro… godi il silenzio, la gioia, la bellezza di questo momento.

 

Non ti chiedo di credere negli altri. Quello è solo il risultato di una

mancanza di fiducia in se stessi. 

 

 

 

 

Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e

la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a

camminare.

 

Il tuo occhio  per il bello  ti porta oltre le  piacevoli  frivolezze, verso  la

 

profondità. L’amore per la bellezza è molto diverso dal gradire qualcosa

di carino o attraente. È la capacità di apprezzare la danza di luci e ombre

in tutte le sue contrastanti sfaccettature.Trova quella bellezza che è verità.

 

 

Secondo alcune leggende, il mare è la dimora di tutto ciò che abbiamo

perduto, di quello  che non  abbiamo  avuto, dei desideri infranti, delle

lacrime che abbiamo versato…

 

 

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22 febbraio 2015 7 22 /02 /febbraio /2015 11:10

 

 

FERNANDO PESSOA

 

 

Nulla

 

Gli angeli vennero a cercarla

La trovarono al mio fianco,

lì dove le sue ali l'avevano guidata.

Gli angeli vennero per portarla via.

Aveva lasciato la loro casa,

il loro giorno più chiaro

ed era venuta ad abitare presso di me.

Mi amava perché l'amore

ama solo le cose imperfette.

Gli angeli vennero dall'alto

e la portarono via da me.

Se la portarono via per sempre

tra le ali luminose.

É vero che era la loro sorella

e così vicina a Dio come loro.

Ma mi amava perché

il mio cuore non aveva una sorella.

Se la portarono via,

ed è tutto quel che accadde.

 

 

 

 

Apri a chi non bussa alla tua porta

 

Se qualcuno un giorno bussa alla tua porta,

dicendo che è un mio emissario,

non credergli, anche se sono io;

ché il mio orgoglio vanitoso non ammette

neanche che si bussi

alla porta irreale del cielo.

Ma se, ovviamente, senza che tu senta

bussare, vai ad aprire la porta

e trovi qualcuno come in attesa

di bussare, medita un poco. Quello è

il mio emissario e me e ciò che

di disperato il mio orgoglio ammette.

Apri a chi non bussa alla tua porta

 

 

 

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18 febbraio 2015 3 18 /02 /febbraio /2015 17:28

 

 

Lettera di V. Van Gogh per il fratello Theo

 

"...Gli ulivi con la nuvola bianca e lo sfondo di montagne, così come il sorgere della

luna e l'effetto notturno, costituiscono un'esagerazione dal punto di vista  

dell'esecuzione; le linee sono incisive come quelle degli antichi legni. Là dove

queste linee sono serrate e volute comincia il quadro,anche se può sembrare

esagerato. E' un pò quello che sentono Bernard e Gauguin. Non ricercano la forma

esatta di un albero, ma vogliono assolutamente che sia  definito se essa è tonda o

quadrata, e io dò loro ragione, perchè sono esasperato dalla perfezione fotografica

e banale di certuni [...] Io mi sento spinto a ricercare, se vuoi, uno stile, ma 

intendendo con questoun disegno più maturo e intenzionale [...] Gli studi disegnati

con grande linee nodose come nell'ultimo invio, non erano quelle che dovevano

essere, ma voglio convincerti che nei paesaggi si continuerà ad ammassare le cose

mediante un disegno che cerca di esprimere il groviglio delle masse..."

 

(da una lettera di Vincent Van Gogh per il fratello Theo)

 

 

 

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15 febbraio 2015 7 15 /02 /febbraio /2015 19:47
Alda Merini per Giovanni Falcone

"Per Giovanni Falcone"  

 

 

La mafia sbanda,

la mafia scolora

la mafia scommette,

la mafia giura

che l'esistenza non esiste,

che la cultura non c'è,

che l'uomo non è amico dell'uomo.

 

La mafia è il cavallo nero

dell'apocalisse che porta in sella

un relitto mortale,

la mafia accusa i suoi morti.

 

La mafia li commemora

con ciclopici funerali:

così è stato per te, Giovanni,

trasportato a braccia da quelli

che ti avevano ucciso.



Alda Merini - 23 maggio 2013

 

 

 

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10 febbraio 2015 2 10 /02 /febbraio /2015 16:03

 

OFELIA

 

John Everett Millais

 

 


 Si spezzò l'invidioso ramo ed ella cadde

con tutti i suoi serti di fiori nel ruscello che piange. 

Aprendosi, le gonne la sostennero sull'acqua: 

ed ella, come una sirena, cantava spunti di arie antiche, 

inconsapevole della sua sorte, o come creatura immersa 

nel suo naturale elemento. Ma non fu lungo indugio, 

ché le sue vesti fatte pesanti dall'acqua assorbita, 

trassero la poverina dal suo melodioso canto 

al fango della morte.

 

 

 

 

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6 febbraio 2015 5 06 /02 /febbraio /2015 12:58
Norberto Proietti
Norberto Proietti
Norberto Proietti
Norberto Proietti
Norberto Proietti

Norberto Proietti

NEVE

 

 

Umberto Saba

 

 

Neve che turbini in alto e avvolgi

le cose di un tacito manto.

Neve che cadi dall’alto e noi copri

coprici ancora, all’infinito: imbianca

la città con le case,con le chiese,

il porto con le navi,

le distese dei prati…..

 

 

 

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31 gennaio 2015 6 31 /01 /gennaio /2015 08:36

 

 

POESIE DI G. ANDERS

 

 

 

I pesci non sanno nulla della luna la luna

non sa nulla delle meduse.

E chi vive negli abissi del mare

non ha idea delle onde.

 

La radice non vede mai il fiore

e il fiore mai il gambo

e così via.

 

Nessuna cellula del corpo sa come mi chiamo,

che io ho un nome.

A nessuno viene in mente chi io sono,

che io sono.

 

Viceversa anche a me

il corpo appare come un animale sconosciuto.

 

Se nessuna cosa l'altra conosce,

tutto rimane trascendente.

 

 

 

 

 

L'Amore non mi aspettava

sorpreso mi ha visto arrivare

attraverso i tuoi occhi

commosso mi ha preso

nelle tue braccia e mi ha

coperto dei tuoi baci

 

 

Nascondono canzoni

i baffi del mio gatto,

più delle corde della mia chitarra

e vibrano sornioni

il loro repertorio astratto.

Se una scimitarra li tagliasse,

come per miracolo ancora

crescerebbero e a suonare

riprendendo

del mio buffo strumento

a vita

si farebbe

beffe, il gatto.

 

 

 

Il tempo è una ragazza
 
che canta nella Selva Nera. Pallida,

rovescia sulle spalle le memorie,

le annoda e le abbellisce

di capricci. Gelida,
 

mi guarda estranea, eppure è me che chiama

"amore", stando muta sulle punte.

A prenderla per mano


sicura ti conduce

a perderti, ché non ricorda nulla,

né corre dietro ad altro che di sé

l'immagine riflessa.
 

 

 

 

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28 gennaio 2015 3 28 /01 /gennaio /2015 00:02
Eugenio Montale - Portami il girasole ch'io lo trapianti

 

PORTAMI IL GIRASOLE  CH'IO LO TRAPIANTI

 

 

Eugenio Montale

 

 

Portami il girasole ch'io lo trapianti

nel mio terreno bruciato dal salino,

e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti

del cielo l'ansietà del suo volto giallino.


Tendono alla chiarità le cose oscure,

si esauriscono i corpi in un fluire

di tinte: queste in musiche. Svanire

è dunque la ventura delle venture.


Portami tu la pianta che conduce

dove sorgono bionde trasparenze

e vapora la vita quale essenza;

portami il girasole impazzito di luce.

 

 

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25 gennaio 2015 7 25 /01 /gennaio /2015 21:03

 

 

L'uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l'uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l'altare santifica.

L'uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l'amore resuscita.
L'uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.

L'uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L'eroismo nobilita, il martirio sublima.
L'uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.

L'uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l'angelo indefinibile.
L'aspirazione dell'uomo è la gloria suprema.
L'aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.

L'uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L'uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un'aureola.

L'uomo è un oceano. La donna un lago.
L'oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L'uomo è l'aquila che vola.
La donna è l'usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l'Anima.

L'uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
l'uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.
 
*
       Victor Hugo

 

 

 

 

 

 

 

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  • mondodiverso
  •  
 
--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
  • --- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. (Leonardo da Vinci)

                                                                    

 

 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
                                           5Gd_q2Uv210---Copia.jpg                                 
   
    
 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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