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17 maggio 2019 5 17 /05 /maggio /2019 08:13

 

LA ROSA, IL GIGLIO, LA COLOMBA, IL SOLE

 

 

HEINRICH HEINE

 

La rosa, il giglio, la colomba, il sole,

ho tutti amati un tempo con passione.

Or più non l’amo, amo solo lei

la piccola, bella, pura e unica;

lei sola, fonte di tutto l’amore,

è rosa e giglio, è colomba e sole.

 

 

 

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16 maggio 2019 4 16 /05 /maggio /2019 17:05

Tamara de Lempicka - Artist

 

 

"Vorrei sapere perché mi ha baciato. Non lo so, mormorò… Voleva una risposta, al limite un rifiuto, ma certo non quel nulla. Non può cavarsela così, senza una spiegazione. Ma non c’era niente da dire. Quel bacio era come l’arte moderna."


David Foenkinos

 

 

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15 maggio 2019 3 15 /05 /maggio /2019 20:56

 

 

SOTTO I BIANCHISSIMI MELI IN FIORE

 

Ghiannis Ritsos

 

 

Perché tu eri solita
camminare scalza per le stanze, e poi ti rannicchiavi sul letto,
gomitolo di piume, seta e fiamma selvaggia. Incrociavi
le mani sulle ginocchia, mettendo in mostra provocante
i piedi rosa impolverati. Devi ricordarmi così - dicevi; ricordami così, coi piedi sporchi; coi capelli
che mi coprono gli occhi...
Dunque, come potrò più avere voce. La Poesia non ha mai camminato così
sotto i bianchissimi meli in fiore di nessun Paradiso.

 

 

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13 maggio 2019 1 13 /05 /maggio /2019 08:35

 

Ordinai un altro giro di drink. Alzò il bicchiere e mi fissò mentre beveva un sorso. Aveva gli occhi blu e quel blu mi entrò nel profondo e lì restò. Ero ipnotizzato. Uscii da me stesso e mi tuffai in quel blu.

 

Charles Bukowski

 

 

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11 maggio 2019 6 11 /05 /maggio /2019 09:47

 

 

PRIMO AMORE

 

Charles Bukowski

 

 

 

O tenerezza umana dove sei? Forse solo nei libri? -  Izet Sarajlić

 

 

Un tempo
quando avevo 16 anni
c’era solo qualche scrittore
a darmi speranza
e conforto.

a mio padre non piacevano
i libri e
a mia madre neppure
(perchè non piacevano al babbo)
specie i libri che prendevo io
in biblioteca:
D.H. Lawrence
Dostoevskij
Turgenev
Gorkij
A. Huxley
Sinclair Lewis
e altri.

avevo la mia camera da letto
ma alle 8 di sera
bisognava filare tutti a nanna:
“il mattino ha l’oro in bocca,”
diceva mio padre.

poi gridava:
“LUCI SPENTE!”.

allora mettevo la lampada
sotto le coperte
e continuavo a leggere
sotto la luce calda e nascosta:
Ibsen
Shakespeare
Cechov
Jeffers
Thurber
Conrad Aiken
e altri.

mi offrivano una opportunità e qualche speranza
in un posto senza opportunità
speranza,
sentimento.

me la guadagnavo.
faceva caldo sotto le coperte.
qualche volta fumavano le lenzuola
allora spegnevo la lampada,
la tenevo fuori per
raffreddarla.

senza quei libri
non sono del tutto sicuro
di cosa sarei diventato:
delirante;
parricida;
idiota;
buonannulla.

quando mio padre gridava
“LUCI SPENTE!”
son sicuro che lo terrorizzava
la parola ben tornita
e immortalata

ed essa era lì
per me
vicina a me
sotto le coperte
più donna di una donna
più uomo di un uomo.

era tutta per me
e io
la presi.

 

 

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10 maggio 2019 5 10 /05 /maggio /2019 12:21

 

 

ALLA TRISTEZZA

 

Se non fosse per te…
se non fosse per te, che ogni sera
mi fai tuo quando il sole declina,
quando ogni cosa è così bella perché è triste,
e affondi ancor più le mie radici
di uomo nella terra… di uomo immensamente
solo di fronte al ponente nel quale Dio fugge.
Che sarebbe di tutto? Che sarebbe
di noi? Mai,
mai avremmo visto
il segreto mistero delle cose.

 

Oh, tu, tristezza, madre
di tutta la bellezza che ha creato
l’uomo nel dolore che dà la tua mano
con il suo dolce castigo…
Non ti allontanare da me, vieni ogni giorno
a farmi triste, a farmi uomo, figlio tuo…
Fammi visita.

 

VICENTE GAOS

 

 

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8 maggio 2019 3 08 /05 /maggio /2019 15:27

 

 

 

 

Chiedimi di mostrarti poesia in movimento,

e ti mostrerò un cavallo.


Ben Jonson

 

 

 

 

Cavalli selvaggi - Willem Haenraets - Artist

 

 

CAVALLI SELVAGGI

 

Con coda ondeggiante e criniera al vento,
le froge selvagge mai contratte dal dolore,
e bocche non insanguinate da morso o redine,
e piedi che il ferro mai calzò,
e i fianchi intatti da sprone o frusta,
un migliaio di cavalli, selvaggi, liberi,
come onde che si inseguono nel mare,
giunsero fitti tuonando.

 

Lord Byron

 

 

 

Gli zoccoli dei cavalli!
Oh! Ingannevole e dolce
è la musica che la terra ruba dallo zoccolo ferrato,
nessun sussurro di innamorato, nessun trillo di uccello
può eccitarmi così tanto come mi eccitano gli zoccoli dei cavalli.

 

Wile H. Ogilvi

 

 

 

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7 maggio 2019 2 07 /05 /maggio /2019 14:05

 

PERCHE' TU NON MI VEDA

 

Marina Cvtaeva

 

Perché tu non mi veda –
In vita – io d’invisibile,
Spinosa siepe mi circondo.

 

Di caprifoglio mi cingo,
In calaverna scendo.

 

Perché tu non mi senta
Di notte – io mi fortifico
Nella scienza dei vecchi:
Nella riservatezza.

 

Di fruscii mi cingo,
Di brusii mi copro.

 

Perché tu non fiorisca
Troppo – in me – per boscaglie: per libri
Viva mi caccio, dove càpita:

 

Fantasie cingo,
Finzioni vesto.

 

 

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6 maggio 2019 1 06 /05 /maggio /2019 16:17

 

Soltanto chi è capace di sentire l’anima, di meravigliarsi, può essere poeta.

 

 

L’ANIMA

 

Dimmi, geranio del giardino
Sai dove se n’è andata l’anima?
Il corpo assente
e le mie mani non riescono a ricamare i suoi ricordi
Non so dove tu sia, anima mia
spero solo che tu vada di buon passo
Non parlare con l’usignolo
perderesti il volo nell’ombra
Non è ancora tempo
di incontrare l’albero dell’inizio.

 

CARMEN CRISTINA WOLF

 

 

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5 maggio 2019 7 05 /05 /maggio /2019 11:59

 

Gioia! Metti il punto esclamativo.

 

RIPENSAVO LA GIOIA, IL TUO ALIMENTO

 

Ripensavo la gioia, il tuo alimento,
ti guardavo i capelli, il viso chiuso
e intento sul giornale dove ho finto
anch’io di leggere, rimanendo escluso
a te seduto accanto sul tuo filobus.

 

Ho le prove – potrei gridarlo ai giudici –
che non mi hai visto porterò le prove
fino che campo, che la capacità del mio pensiero
nemmeno con la forza dello sguardo
di un estraneo passeggero sopra il filobus
sa arrivare a sfiorarti.

 

Elio Pagliarani

 

 

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Presentazione

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  • mondodiverso
  •  
 
--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
  • --- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. (Leonardo da Vinci)

                                                                    

 

 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
                                           5Gd_q2Uv210---Copia.jpg                                 
   
    
 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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