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7 luglio 2016 4 07 /07 /luglio /2016 20:03

 

 

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La donna nella storia 

 

 

 

 

 

Cleopatra

 

 

Nata nel 69 a. C. ad Alessandria, Cleopatra fu l'ultima regina della dinastia tolemaica, regnò sull'Egitto come Cleopatra VII dal 51 al 30 a. C. 

Entrata nella storia per l'ambizione, il fascino e per la sua rara bellezza; è ricordata da molti per la sua audacia, la grande cultura e la fervida intelligenza e da altri come una donna immortale e perfida.

 

Ma chi era in realtà Cleopatra, questa donna amata e odiata, con un'educazione poliglotta ed una cultura cosmopolita, dotata di forte personalità e tanto orgogliosa al punto di suicidarsi  anzichè essere umiliata  davanti a Roma?

Era una donna che con l'amore cercò di creare un immenso potente Impero Egizio. Conquistò  due romani, Giulio Cesare e Marco Antonio, coloro che realizzarono la trasformazione della Repubblica in Impero, ma si uccise a causa di un terzo, Ottaviano Augusto, colui che pose fine all'Impero Egizio.

 

 

 

 

 

Cleopatra da abile statista, coraggiosa e ambiziosa, tentò di far sopravvivere, invano un Impero ormai finito, l'Egitto, di fronte alla nuova potenza del Mediterraneo, Roma. Figlia del Faraone Tolomeo XII alla morte del padre, Cleopatra, diciottenne salì al trono  sposando, secondo la tradizione, il fratello, dodicenne, Tolomeo XIII.

 

 

 

http://1.bp.blogspot.com/_aP8zgWnrQ-w/TLzZ6bABfLI/AAAAAAAAAKI/dqwTgjR2BI4/s1600/59b020b159.jpg

 

 

 

Per risollevare il presigio della monarchia tolemaica dovette lottare contro i sostenitori del fratello sposo, perchè accusata di volergli strappare il trono e quindi costretta ad abbandonare Alessandria.

Nel 48 a.C. arrivò ad Alessandria Cesare che si istallò nel palazzo con l'intento di risolvere  la questione dinastica. Cleopatra si presentò a Cesare di notte avvolta in un tappeto e compì il lavoro di seduzione. Cesare l'associò  al trono con il fratello, ma questo non accettò la decisione, allora gli portò guerra, vincendolo e causando la sua morte sul Nilo.

Cleopatra sposata di nuovo con un altro fratello, di dieci anni, divenne di fatto la regina dell'Egitto. In seguito seguì Cesare a Roma, insieme con il figlio Cesarione, che aveva avuto da lui, suscitandp grande scandalo in quanto si presentò a Roma non solo come regina d'Egitto, ma anche come regina dei Romani.

Morto Cesare rientrò ad Alessandria dove poco dopo arrivò Marco Antonio al quale era stato affidato il governo d'Oriente. Anche Antonio subì il fascino di Cleopatra e legò a lei il suo destino e le sue ambizioni.  

 

 

 

http://www.artvalue.com/photos/auction/0/50/50100/merano-giovanni-battista-1632-antonio-e-cleopatra-2882279.jpg

 

 

 

Cominciò per i due amanti una vita da favola, ricca delle più svariate  e impensate raffinatezze. Nella primavera del 40, Antonio dovette rientrare in Italia, ritornò in Egitto solo quattro anni dopo, dove ritrovò Cleopatra con j loro trefigli. Con la seduzione e con l'inganno Cleopatra  chiese il titolo di Re per i tre figli e che venissero incorporati al suo regno Fenicia, la Celesiria, Cipro, una parte della Siria e dell' Arabi, facendo così acquisire all'Egitto un'estensione territoriale che non aveva mai conosciuto.

Ma ormai la grande avventura volgeva al termine: Ottaviano Augusto decisodi eliminare per sempre il suo rivale Marco Antonio, dichiarò guerra alla regina d'Egitto.

Fu una grande sconfitta con una fuga precipitosa, prima si uccise Antonio con un colpo di spada poi Cleopatra con un morso di aspide, in un susseguirsi  di particolari drammatici confacenti alla natura dei due personaggi.

 

 

 

 

 

Cleopatra è un personaggio storico di tragica grandezza. L'epoca in cui visse, il momento di massima espansione della potenza romana nel Mediterraneo, non consentiva a un sovrano, per quanto dotato di intelligenza e bravura, di avere una politica autonoma.

La regina d'Egitto provò a ritagliarsi un suo spazio nella storia con le uniche armi che aveva: le sue doti personali. La grande fortuna che la sua vicenda ha avuto nella letteratura europea di tutti i tempi è testimonianza della grandezza e del fascino del suo personaggio.

 

 

 

     AI TEMPI DI CLEOPATRA

 

 

 

 

 

 

Cleopatra,  donna  estremamente  ambiziosa,  si narra  che  costantemente

una nave facesse spola tra l'Egitto e l'antica Grecia per portare a Cleopatra

le spezie, gli  unguenti, gli aromi  ed  i balsami di cui aveva bisogno per la

sua toilette quotidiana.

 

 

 

 

 

 

Se pertanto associamo alle indubbie doti di grazia di questa donna, la raffinata abilità dei suoi acconciatori e truccatori, possiamo solo immaginare il fascino che Cleopatra emanava e che esercitava sugli uomini. 

 

 

LE CURE DI BELLEZZA DI CLEOPATRA

 

 

Ai tempi di Cleopatra il bagno non solo era un momento di igiene personale, ma era una vera e propria cura di bellezza.

Ecco due ricette, di cui narra la storia usate da Cleopatra per la sua cura.

 

Bagno di bellezza tonificante e aromatizzante per la cura del corpo.

Bagno di bellezza ammorbidente per la pelle.

 

 

 

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7 luglio 2016 4 07 /07 /luglio /2016 12:26

 

 

CREDO

 

Aquiles Nazoa

 

 

 

 

Credo in Pablo Neruda, onnipotente
creatore del cielo e della terra.
Credo in Charlie Chaplin.
Figlio delle viole e dei topi,
che è stato crocifisso, morto e sepolto
per il tempo, ma che ogni giorno risuscita
nei cuori degli uomini.
Credo nell’ amore e nell'arte,
come vie verso il godimento della vita perdurabile.
Credo nei grilli,
che popolano la notte di magici cristalli.
credo nell'arrotatore,
che vive fabbricando stelle con la sua ruota meravigliosa.
Credo nella qualità aerea dell’ uomo,
configurato nel ricordo
di Isadora Duncan,
abbattersi come una purissima colomba ferita sotto il cielo del
mediterraneo.
Credo nelle monete di cioccolato
che tesoreggio sotto il cuscino dell'infanzia.
Credo nella favola di Orfeo.
Credo nel sortilegio della musica
io che nelle ore della angoscia vidi
allo scongiuro della pavana di Faurè,
uscire liberata e radiante
la dolce Euridice dell'inferno della mia anima.
Credo in Rainer Maria Rilke
eroe della lotta dell'uomo per la bellezza,
che sacrificò la sua vita
nell' atto di tagliare una rosa per la sua donna.
Credo nelle rose che nascono dal cadavere adolescente di Ofelia.
Credo nel pianto silenzioso di Achille
di fronte al mare.
Credo in una nave svelta e distantissima
che è partita un secolo fa verso l'incontro con l'aurora.
Il suo Capitano Lord Byron,
alle cinture le spade degli arcangeli
alle sue tempia
lo splendore delle stelle.
Credo nel cane di Ulisse
e nel gatto ridente
di Alice nel paese delle maraviglie.
Nel pappagallo di Robinson Crusoe.
Nei topolini che trainarono
il carro di cenerentola.
In Beralfiro, il cavallo di Rolando
e nelle api che lavorano
la loro arnia dentro il cuore di Martin Tinajero.
Credo nell'amicizia
come la invenzione più bella degli uomini.
Credo nei poteri creatori del popolo.
E credo in me
già che so che c'è qualcuno
che mi ama.


 

 

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7 luglio 2016 4 07 /07 /luglio /2016 07:08

Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono sola

una pagina. 

 

Sant'Agostino d'Ippona

 

 

Viaggiare illumina la mente ed elimina i pregiudizi.

 

Oscar Wilde

 

 

L'unico vero viaggio non è andare verso nuovi paesaggi, ma avere

altri occhi,

 

Marcel Proust

 

 

Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo.

 

Lao Tzu

 

 

La vera casa dell'uomo non è una casa è la strada. La vita stessa è un

viaggio da fare a piedi.

 

Bruce Chatwin 

 

 

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6 luglio 2016 3 06 /07 /luglio /2016 19:34

 

Ecco alcune cose che ho imparato dalla vita

 

 

Paulo Coelho

 

-Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.

E per questo, bisognerà che tu la perdoni. Se poi ti ferirà ancora , tu perdonala

ancora,e poi ancora, e poi ancora finchè un giorno si guarderà allo specchio e

vomiterà tutta la sua cattiveria.

-Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distrug-

gerla.

-Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.

-Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo respon-

abili di noi stessi.

-Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.

-Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario

fare, affrontandone le conseguenze.

-Che la pazienza richiede molta pratica.

-Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come

dimostrarlo.

-Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai,

è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.

-Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non

ti ami con tutto se stesso.

-Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:sarebbe

una tragedia se lo credesse.

-Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior

parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.

-Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma,

aspettando che tu lo ripari.

-Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente  sbagliata  prima  di incontrare

quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo  come essere rico-

noscenti per  quel regalo.

-Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo

così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

-La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico

e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se

fosse stata la miglior conversazione mai avuta.

– È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero

che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.

-Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno

per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.

-Non cercare le apparenze, possono ingannare.

-Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.

-Cerca qualcuno che ti faccia sorridere    perché ci vuole solo un sorriso per far

sembrare brillante una giornataccia.

-Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.

-Ci sono momenti nella vita in cui   qualcuno ti manca così tanto    che vorresti

proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!

-Sogna ciò     che ti va; vai dove vuoi; sii   ciò che  vuoi essere, perché hai solo

una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.

-Puoi  avere  abbastanza  felicità   da renderti dolce, difficoltà  a  sufficienza da

renderti   forte, dolore  abbastanza  da  renderti  umano,  speranza  sufficiente a

renderti felice.

-Mettiti  sempre  nei  panni degli altri. Se  ti  senti stretto, probabilmente  anche

loro si sentono così.

-Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa;

soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

-L’amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.

-Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella

vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.

-Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.

Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno

intorno a te piange.

 

 

 

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1 luglio 2016 5 01 /07 /luglio /2016 14:48

 

LA VITA FUGGE ET NON S'ARRESTA UNA HORA

 

 

La vita fugge et non s’arresta una hora,

et la morte vien dietro a gran giornate,

et le cose presenti et le passate

mi dànno guerra, et le future anchora;

 

e 'l rimembrare et l’aspettar m’accora,

or quinci or quindi, sì che 'n veritate,

se non ch’i 'o di me stesso pietate,

i' sarei già di questi penser' fòra.

 

Tornami avanti, s’alcun dolce mai

ebbe 'l cor tristo; et poi da l’altra parte

veggio al mio navigar turbati i vénti;

 

veggio fortuna in porto, e stanco omai

il mio nocchiero, e rotte àrbore e sarte,

e i lumi bei, che mirar soglio, spenti.

 

dal canzoniere, CCLXXII

 

 

 

 

Dopo la morte della donna  amata, il poeta manifesta la propria desolazione e s'abbandona a un'intensa meditazione sulla brevità dell'esistenza e sulla precarietà dei valori umani. 

Il  componimento è uno dei più  significativi sonetti di introspezione, di analisi di una condizione interiore, caratterizzata dal dissidio e dalla sofferenza esistenziale.

 

 

 

Un motivo caro a Petrarca è la fuga  inarrestabile  del  tempo e l'incombere della morte, che vanifica il senso dell'esistenza. Ma la consueta oscillazione tra presente e passato si allarga qui ad abbracciare il futuro, che conferisce al dramma interiore un senso maggiore di incertezza e precarietà. La condizione del poeta appare egualmente negativa nel passato, nel presente e nel futuro, senza vie di scampo. Anche la morte che dovrebbe essere un porto, un rifugio tranquillo, appare fonte d'angoscia, in quanto la salvezza dell'anima è dubbia. L'angoscia deriva inoltre da un senso di logoramento delle forze fisiche e spirituali, che non consente più al poeta di affrontare la tempesta del vivere, l'ultima desolata constatazione è che egli ha perduto la sua guida, Laura. La realtà appare disgregata e l'io irrimediabilmente diviso, privo di punti di riferimento e di certezze.

 

 

 

 

 

 

Francesco   Petrarca  nacque  il  20  luglio 1304 ad  Arezzo, in  Toscana. Fu  sicuramente uno studioso della letteratura classica; viene considerato il "padre dell'Umanesimo", una filosofia che avrebbe in seguito contribuito ad innescare il movimento del Rinascimento. L'opera per cui Petrarca è conosciuto in tutto il mondo è il "Canzoniere". In quell'epoca svolse un ruolo essenziale per lo sviluppo della poesia italiana in volgare; è considerato, al pari di Dante, padre  della lingua italiana. Scomparve il 19 luglio 1374 ad Arquà, in Veneto, a 69 anni.

 

 

 

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1 luglio 2016 5 01 /07 /luglio /2016 14:44

 

 

 

"Se ami un fiore, non raccoglierlo. Perché se lo raccogli, esso muore e

cessa di essere ciò che  amavi. Se ami  un  fiore  lascialo  vivere.

L’amore  non  è possedere; l’amore è saper apprezzare."

 

 

 

 

 

 

Osho

 

 

 

“Le persone immature che cadono in amore distruggono a vicenda la

propria libertà, creano un legame, una prigione.”

 

 

 

 

“Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre. Lei non è

mai  esistita  prima. Esisteva  la donna, ma  la  madre  mai. Una  madre è

qualcosa di assolutamente nuovo."

 

Ciò che faccio è molto semplice, comune; non c'è nulla di spirituale o di

sacro. Non voglio fare di voi dei santi, voglio solo che siate persone sane,

normali, intelligenti, che  vivono con gioia, danzando e celebrando.

 

“Nessuno stato, nessuna chiesa, nessun interesse costituito ha mai voluto che le persone avessero anime forti, perché una persona con una solida energia spirituale sarà inevitabilmente un ribelle"

 

 

 

 

“Quando  una  cosa  è  negativa, tienila  per te; quando  è positiva,

condividila.”

 

 

 

 

“L'infelicità deriva dall’essere  inconsapevole. Se  sei  consapevole,

l’infelicità scompare.

 

 

 

 

 

Quando  sei  felice  danza, canta,  balla - sii felice! E  quando  giunge  la

tristezza, cosa inevitabile… già si sta affacciando, deve giungere  poiché

è inevitabile, non c’è modo  di scacciarla… se cerchi  di  evitarla, dovrai

distruggere la possibilità stessa di essere felice. Il giorno non può esistere

senza la notte, l’estate non può esistere senza l’inverno, e la vita non può

esistere senza la morte.

 

 

 

I pensieri non hanno vita propria. Più attenzione dai ad un pensiero, più

gli dai vita. Più gli togli la tua attenzione, più si avvia  morire. 

 

 

 

 

 

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29 giugno 2016 3 29 /06 /giugno /2016 15:51

"Se voi avete il diritto di vivere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non porto patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in desiderati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro, gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri."

 

Don Lorenzo Milani

 

 

 

 

 

Don Milani

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29 giugno 2016 3 29 /06 /giugno /2016 15:29
Fabio Fiorese - Sogno allo specchio

Fabio Fiorese - Sogno allo specchio

ELOGIO DEI SOGNI

 

 

Wyslawa Szymborska


 


In sogno

dipingo come Vermeer.

Parlo correntemente il greco

e non soltanto con i vivi.

Guido l’automobile,

che mi obbedisce.

Ho talento,

scrivo grandi poemi.

Odo voci

non peggio di autorevoli santi.

Sareste sbalorditi

dal mio virtuosismo al pianoforte.

Volo come si deve,

ossia da sola.

Cadendo da un tetto

so cadere dolcemente sul verde.

Non ho difficoltà

a respirare sott’acqua.

Non mi lamento:

sono riuscita a trovare l’Atlantide.

Mi rallegro di sapermi sempre svegliare

prima di morire.

Non appena scoppia una guerra

mi giro sul fianco preferito.

Sono, ma non devo

esserlo, una figlia del secolo.

Qualche anno fa

ho visto due soli.

E l’altro ieri un pinguino.

Con la massima chiarezza.

 

 

Fabio Fiorese - Il coraggio di partire

Fabio Fiorese - Il coraggio di partire

L’uomo non può scoprire nuovi oceani se non ha il coraggio di perdere di vista la riva.


André Gide

 

 

Fabio Fiorese - Il manichino

Fabio Fiorese - Il manichino

NON SEI COME LORO

 

 

Charles Bukowski 

 

 

Sei incontaminato.

Non sei mica come loro.

Hai ancora qualcosa che si muove lì, dentro.

Loro sono induriti, perduti.

Tu sarai perso, ma indurito, però no.

Ti occorre di venir solo trovato.

 

 

Fabio Fiorese - Gioie e colori

Fabio Fiorese - Gioie e colori

A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni.

 


Alessandro Baricco

 

 

 

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28 giugno 2016 2 28 /06 /giugno /2016 12:04

 

 

WISŁAWA SZYMBORSKA

 

 Un dipinto di Vermeer

 

 

Finché quella donna del Rijksmuseum
nel silenzio dipinto e in raccoglimento
giorno dopo giorno versa
il latte dalla brocca nella scodella,
il Mondo non merita
la fine del mondo.

 

 

 

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28 giugno 2016 2 28 /06 /giugno /2016 01:12

 

Poesia - E il navigar è ancora lungo...

 

 

E IL NAVIGAR E' ANCORA LUNGO...

 

Carlo Nicolosi

 

E i barboni non sanno nulla dell'amore

che pretendiamo di ricevere dalle nostri madri,

una madre non ce l'hanno.

Il modo in cui ogni momento calpestiamo

la strada

è in aria in vena

è un'altra scossa alla clessidra della vita.

 

Mi siedo per la prima volta tra le colonne del santo,

rimango sconvolto

i miei occhi hanno ancora il potere

come la pioggia forte che penetra anche l'ombrello.

 

Il navigare è ancora lungo,

ma sono qui per questo.

 

 

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  • mondodiverso
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--- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, 
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
(Leonardo da Vinci)
  • --- La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede. (Leonardo da Vinci)

                                                                    

 

 Sul mio cuore, poesia, cammina lentamente,
lenta come l’erica delle paludi,
come un uccello plana sul ghiaccio notturno.
Se frangi la crosta di questa mia pena
Potresti annegare, poesia.


Olav H. Hauge  
 
 
 
                                           5Gd_q2Uv210---Copia.jpg                                 
   
    
 Questa strada ha un cuore.
Per me c'è solo un viaggio
su strade che hanno un cuore.
Là io voglio andare
è l' unica sfida che valga la pena.
     
   

 

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